Lo sappiamo, il caffè è una delle bevande più diffuse al mondo. Questo ha fatto sì che nel corso dei secoli il suo ruolo, insieme a quello della cosiddetta “colazione all’italiana”, venisse raccontato all’interno di romanzi, dipinti, poesie, film e, soprattutto, canzoni. Pare che il primo musicista a lasciarsi ispirare dal caffè fu Johann Sebastian Bach, che nel 1734 scrisse la Cantata del Caffè.
Il legame tra caffè e canzoni è ancora oggi molto profondo e contagia una parte importante della nostra cultura. Ripercorriamo insieme alcune tappe della meravigliosa storia d’amore tra caffè e musica.
Caffè e musica: le canzoni italiane
Per risalire alle prime canzoni italiane che parlano di caffè dobbiamo arrivare fino al 1918, anno in cui Giuseppe Capaldo, un cameriere di Napoli, scrive A tazza e’ cafè, brano portato poi al successo da Roberto Murolo.
Qualche anno più tardi, precisamente nel 1958, in Herando un caffè il Duo Fasano canta: «Che mai vuol dir felicità, vuol dir entrar in questo bar, seder, guardar e comandar “Per me, Hernando, un caffè”».
Impossibile poi non ricordare Spaghetti a Detroit di Fred Bongusto e il suo famoso motivetto che recita: “Spaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffè”. Insieme a lui citiamo anche la meravigliosa 29 settembre, di Lucio Battisti: “Seduto in quel caffè io non pensavo a te”.
Ecco altre canzoni iconiche degli anni ‘60-‘70:
- Ma cosa hai messo nel caffè, del 1969, di Riccardo Del Turco e Antoine.
- Un caffè da Jennifer, 1971, una delle prime canzoni dei Pooh.
- ‘Na tazzulella ‘e cafè, 1977, del grande Pino Daniele.
- Io canto, 1979, di Riccardo Cocciante, che canta “L’odore del caffè nella cucina”.
- Caffè Nero Bollente, 1981, di Fiorella Mannoia.
- Don Rafaè, 1990, di Fabrizio De Andrè, forse uno dei motivi più famosi: “Ah che bellu ccafè sulo ‘n carcere ‘o sanno fa’.
Queste sono soltanto alcune delle canzoni più famose degli anni ‘60-‘70-‘80-‘90. E invece cosa ci dice del caffè la musica degli anni 2000?
Il binomio caffè e musica dal 2000 fino a oggi
Continuiamo il nostro viaggio che ripercorre il ruolo del caffè nella musica iniziando da uno dei più grandi interpreti di tutti i tempi: Luciano Pavarotti. Nel 2002, anche grazie a un famoso spot pubblicitario, diventa celebre la sua Buongiorno a te, che canta così: “Buongiorno al latte ed al caffè, buongiorno a chi non c’è”. Nel 2003 si uniscono al coro anche Alex Britti con 7000 caffè e Tiziano Ferro, che nella sua Sere Nere ci canta: “Ripenserai agli angeli, al caffè caldo svegliandoti”.
Andiamo avanti di qualche anno per ascoltare Biagio Antonacci che nel 2010 ci sveglia cantando: “Buongiorno bell’anima, caffè?”.
Vediamo qualche altro brano degli ultimi anni.
- Dicono di me, 2008, di Cesare Cremonini: “Dicono di me, che sono una stupida frase da dire davanti a un caffè”.
- La nuova stella di Broadway, 2012, ancora di Cesare Cremonini: “Leggeva William Blake vicino a una finestra, lui beveva caffè”.
- La vita com’è, 2015, di Max Gazzè: “Ma tu guarda me, prendo tutta la vita com’è, non la faccio finita ma incrocio le dita e mi bevo un caffè”.
- L’odore del caffè, 2019, di Francesco Renga.
Canzoni straniere che parlano di caffè
Anche all’estero non mancano esempi di canzoni che traggono ispirazione dal caffè fin dagli anni 50. Pensiamo ad esempio a Ella Fitzgerald con la sua Black Coffee del 1949 o alla Coffee Song di Frank Sinatra, del 1961.
Nel 1976 Bob Dylan chiede One more cup of coffee, mentre nel 1999 i Blur cantano Coffee and TV.
Ci avviciniamo alla nostra epoca con brani storici come Wake up and smell the coffee, del 2001, cantato dai Cranberries, per arrivare al 2016 e a brani profondi e intimi come Say you won’t let go, di James Arthur, che canta: “I’ll bring you coffee with a kiss on your head”.