Il caffè espresso fa parte delle nostre vite sin da quando nasciamo, tanto che ci sembra che esista da millenni. Ma lo sapevi che la sua storia è molto più breve di quanto pensi?
L’espresso si ottiene attraverso un processo di percolazione sotto alta pressione di acqua calda, uno dei metodi migliori per esaltare crema, corpo, aromi e gusto. Di vitale importanza per l’espresso è la finezza della miscela: al bar per esempio, questa andrebbe regolata in base al tipo di macchina, in base alla temperatura, all’umidità, addirittura alla stagione in corso.
L’espresso dall’’800 a oggi
Ma torniamo alla nostra storia. Ovviamente per fare l’espresso serve un’apposita macchina; questa fu inventata solo nel 1884 a Torino da Angelo Moriondo. Angelo la tenne però relegata solo all’interno dei suoi locali.
Fortunatamente il brevetto fu migliorato nel 1901 da Luigi Bezzera e acquistato nel 1905 da Desiderio Pavoni, che fondò l’azienda “La Pavoni”, ne iniziò così, ufficialmente, una produzione in serie.
Sempre nello stesso anno, Pier Teresio Arduino, iniziò a pensare al lato estetico delle macchine. Essendo al centro del bar, dovevano necessariamente essere belle da vedere.
Ma la più grande rivoluzione in materia è sicuramente quella datata 1938.
È proprio in questo anno che Achille Gaggia, barista milanese, introduce per la prima volta un sistema basato sui pistoni, quindi a pressione.
Fino a quel momento infatti le macchine per l’espresso funzionavano ancora a vapore, sistema che non esaltava il caffè al 100%.
In questo modo nasce il caffè espresso come lo conosciamo oggi, soli 80 anni fa.
Se vuoi riscoprire il gusto e l’aroma del vero caffè espresso, le nostre miscele sono l’ideale: realizzate dopo un processo di tostatura dedicata, regalano un espresso incredibilmente aromatico e cremoso.