Molti pensano che il caffè sia originario del Brasile, ma non è proprio così, è originario dell’Etiopia. Il fraintendimento nasce forse dalla constatazione che l’arabica del Brasile sia oggi la più pregiata presente sul mercato.
Pensa che in Etiopia la pianta del caffè cresceva, e cresce, anche spontaneamente oltre ad essere coltivata. Un’enorme ricchezza, non c’è che dire. La pianta del caffè è davvero molto particolare, pensa che i chicchi del caffè indiano riescono a crescere tra i monsoni!
Il caffè in Etiopia veniva chiamato “bunna” e solo in seguito ha assunto il nome che oggi si è diffuso, con piccole varianti, in ogni parte del mondo. Il termine “caffè” infatti deriva dal termine arabo “qahweh” (kaffa), la regione dove furono scoperte le piante.
La leggenda sulle origini del caffè:
Secondo la leggenda, a scoprire la pianta del caffè fu un semplice pastore: le sue capre, dopo aver masticato delle strane bacche, diventarono improvvisamente piene di energia.
Provò anche lui, e in breve tempo, questa usanza iniziò a diffondersi in tutto il paese, al punto tale che ancora oggi, in alcune zone, il caffè viene mangiato e non bevuto.
L’Etiopia e la sua cerimonia del caffè
In questo paese il caffè è una vera e propria tradizione, oltre che la prima fonte economica. Ecco perché “la cerimonia del caffè etiope” è conosciuta ormai in tutto il mondo. In cosa consiste?
La cerimonia prevede che la donna arrostisca i chicchi verdi sulla brace, liberando un potente aroma in tutta la stanza. Una volta raffreddato, prende mortaio e pestello e procede a sminuzzare, a mano, il tutto. Scalda poi una brocca d’acqua, aggiunge il caffè e porta a ebollizione.
Una volta pronto, trasferisce il caffè in un altro contenitore, lo fa raffreddare e poi lo rimette nella brocca. Viene servito filtrato in tazze senza manico, fino a 3 volte.
La cerimonia infatti prevede che il caffè venga ripreparato tre volte utilizzando i resti del primo: il primo si chiama Awel, è il più forte e quello dedicato ai padri; il secondo viene chiamato Kole’i, è meno intenso ed è dedicato alle madri; l’ultimo viene chiamato Bereke, ed è riservato ai bambini, in quanto incredibilmente leggero.
Considerata la qualità delle sue piantagioni di caffè, l’Etiopia è uno dei Paesi fornitori della materia prima che lavoriamo per trasformare il chicco verde crudo nelle miscele Caffè Aiello. Puoi gustarle ordinando comodamente da casa il tuo Caffè Aiello.
Sullo shop online seleziona la tipologia di prodotto che usi – tra macinati, capsule e cialde -e scegli tra le miscele quelle che conosci già o che pensi soddisferanno il tuo palato.
Leggi bene le descrizioni e per ulteriori approfondimenti sulle caratteristiche delle nostre miscele contattaci pure!