Una Berlinale 2020 particolarmente densa di emozioni forti e storie appassionanti, terminata con l’Orso d’oro per il commovente “There is no evil” dell’iraniano Mohammad Rasoulof, purtroppo assente durante la cerimonia di premiazione per imposizione del regime.
L’edizione 70 del Festival del Cinema di Berlino è stata la prima a essere diretta da Carlo Chatrian e Mariette Rissenbeek, dopo quasi vent’anni sotto la guida di Dieter Kosslick. Quest’anno la giuria è stata presieduta da Jeremy Irons e composta da Bérénice Bejo, Kenneth Lonergan e dal nostro Luca Marinelli.
Il festival tedesco ha premiato con importanti riconoscimenti il cinema italiano, che Caffè Aiello sostiene e supporta nelle principali manifestazioni internazionali, non solo quella di Berlino, ma anche il Festival di Cannes e la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Pausa caffè nell’Italian Pavilion del Festival di Berlino
Il vero espresso italiano firmato Caffè Aiello ha deliziato le tante pause caffè di appassionati e addetti ai lavori nell’Italian Pavilion, lo spazio allestito all’interno del Gropius Bau, scelto come sede dell’European Film Market durante la manifestazione.
Il concept dell’Italian Pavilion nella Berlinale 2020 è liberamente ispirato a Federico Fellini, come si può evincere dall’evidente riferimento alla dimensione onirica: un tratto pennellato a mano nel cielo si accompagna a nuvole eteree.
Berlinale 2020: trionfo per il cinema italiano
Il 70° Festival del Cinema di Berlino segna un grande trionfo per il cinema italiano, che ha conquistato ancora una volta i favori della giuria.
L’Orso d’argento per il miglior attore è stato assegnato a Elio Germano per la magistrale interpretazione del pittore Antonio Ligabue nel film “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti. L’attore romano ha dedicato la vittoria «a tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta.»
Ma non è l’unico successo per le pellicole italiane. L’Orso d’argento per la miglior sceneggiatura è stato vinto dai fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo per il film “Favolacce”, bissando così la vittoria nella stessa categoria ottenuta nella precedente Berlinale 2019 da “La paranza dei bambini” di Claudio Giovannesi.
Il sapore della vittoria rende ancora più dolce la passione di lunga data per la Settima Arte: scopri come siamo diventati il caffè del cinema italiano, una definizione che ci rende fieri degli sforzi fatti in questi anni.