In alcuni Paesi, ultimamente anche in Italia, si tende a utilizzare il termine caffè filtro come sinonimo di caffè americano. In realtà, tra i due ci sono differenze sostanziali, ed è importante capirle per essere certi, soprattutto quando si va all’estero, di ordinare la bevanda giusta.
Le origini del caffè filtro
Anche se nel nostro Paese sta prendendo piede soltanto da qualche anno, la preparazione del caffè filtro ha in realtà origini antichissime.
Pare che il procedimento, noto come percolazione, sia stato inventato in Germania agli inizi del ‘900 da una signora di nome Melitta Bentz.
Perfezionatosi nel corso degli anni, questo metodo è ancora oggi uno dei più utilizzati nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti e nel Nord Europa.
Proprio per la sua diffusione, il caffè filtro è conosciuto anche con il nome di caffè all’americana, ma attenzione a non confonderlo con quello americano che siamo abituati a vedere nei film.
Percolazione e filtrazione per gravità: come si fa il caffè filtro
Come accennavamo, il caffè filtro si ottiene per percolazione, attraverso la filtrazione per gravità. In questo caso gli strumenti più conosciuti sono:
- Chemex.
- V60.
Esiste, però, anche un’altra modalità d’estrazione, ovvero per immersione o decompressione. Gli strumenti che sfruttano questa tecnica sono:
- Aeropress.
- Syphon.
- French Press.
La Chemex, tra le più utilizzate, ha la caratteristica forma di una clessidra ed è realizzata in vetro. La sua impugnatura, molto particolare, è costituita da anelli di legno legati da un cinturino in cuoio. Oltre al valore estetico, questo dettaglio consente di non scottarsi nell’atto di versare il caffè.
Ecco il procedimento.
Il caffè macinato viene adagiato sul filtro, posto sull’apertura della caffettiera, e livellato delicatamente. Si consiglia l’utilizzo di una macinatura media e di miscele pregiate. Successivamente viene versata sul caffè l’acqua calda, che filtrando attraverso la polvere ha il compito di estrarre tutti gli aromi.
Una volta che la percolazione è terminata, si può servire il caffè.
Preparazione del caffè americano
Anche se in Italia viene visto come un oltraggio alla tradizione del caffè, in realtà non tutti gli italiani disdegnano il caffè americano da sorseggiare durante la giornata nei classici bicchieri take away.
A differenza del caffè filtro, che richiede una preparazione più elaborata e l’utilizzo di miscele pregiate, il caffè americano è più semplice da realizzare.
Il metodo maggiormente diffuso prevede l’utilizzo di acqua calda da versare direttamente nell’espresso, così da allungarlo fino alla quantità desiderata.
Approfondire le tecniche di estrazione del caffè oggi è possibile grazie ai corsi di Brewing di Aiello Lab, tenuti da trainer autorizzati SCA. I corsi sono rivolti ai professionisti del bar e amanti del caffè, per approfondire le tecniche già in possesso e ampliare la propria conoscenza sui metodi alternativi di estrazione. Tutti i corsi, inoltre, sono propedeutici agli esami per la certificazione internazionale della Specialty Coffee Association.