A spasso in una città con alcuni tra i più antichi caffè italiani: questa volta ci spingiamo alla scoperta delle caffetterie storiche di Livorno, che hanno a lungo caratterizzato la vita culturale e sociale della località toscana. Un patrimonio unico, anche se purtroppo i locali storici arrivati fino ai giorni nostri sono pochissimi.
Ci sono diversi motivi che hanno permesso a questi luoghi di ritrovo di radicarsi qui facilmente. Innanzitutto, la disponibilità della materia prima: Livorno è stata tra le prime città italiane in cui è approdato il caffè, a bordo di una nave corsara. E poi la vibrante vita artistica, la contaminazione culturale tra diverse nazioni, senza dimenticare il carattere aperto e cameratesco del popolo livornese.
Man mano che le botteghe di caffè aprivano e si moltiplicavano, specie nelle vie del centro su cui affacciavano i bei palazzi aristocratici e borghesi, andava consolidandosi una vera e propria tradizione arrivata fino a oggi: quella del ponce, una preparazione tipica livornese che consiste in un caffè corretto con rum caldo.
Bar Civili di Livorno (via del Vigna)
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta delle caffetterie storiche di Livorno partendo proprio da chi ha inventato il ponce alla livornese: il Bar Civili in via del Vigna, zona stazione, una strada molto frequentata perché coincideva con l’entrata e l’uscita della città.
Fondato nel lontano 1890, il Bar Civili è diventato ben presto un’istituzione cittadina e lo è ancora oggi. L’atmosfera retrò evoca la ricca storia dell’antico locale, frequentato in passato anche da personaggi di spicco come Amedeo Modigliani, Renato Natali, Giovanni Fattori e Silvestro Lega. Per chi visita la città labronica, è d’obbligo passare da qui per mangiare il piatto del giorno e, soprattutto, per assaporare l’originale ponce alla livornese.
Caffè della Posta di Livorno (vicino piazza della Repubblica)
Anche se purtroppo è chiuso da tanti anni, il Caffè della Posta resta forse il più famoso e antico caffè livornese, inaugurato nel 1851 di fronte al palazzo delle Poste e affacciato sulla via Grande. Era un locale molto raffinato con grandi specchi e camerieri in frac.
Il Caffè della Posta era il locale prediletto da intellettuali e patrioti, tra cui Giosuè Carducci, Francesco Domenico Guerrazzi e Giuseppe Mazzini. Qui era possibile gustare un “poncino” molto alcolico, che ha contribuito a costruirne la fama.
Caffè Bardi di Livorno (piazza Cavour)
Breve ma intensa l’attività del Caffè Bardi, attivo tra il 1908 e il 1921. Come ricorda l’epigrafe presente dal 2003 sul palazzo che si affaccia su piazza Cavour, l’antico caffè letterario era “ritrovo di artisti e letterati di tutta Italia”.
In particolare, il Caffè Bardi era frequentato dai più importanti pittori labronici, tra cui Amedeo Modigliani che qui amava assaporare un ponce in compagnia di un mezzo sigaro toscano. Ma non solo: al bar di Ugo Bardi e signora passavano le personalità più bizzarre, che a volte diventavano affezionati clienti e altre sparivano in fretta, allontanandosi a causa delle quotidiane e furiose discussioni che animavano il locale.
Altri caffè storici di Livorno
Tanti altri caffè storici di Livorno hanno fatto la storia cittadina. Chiusi da tantissimo tempo, di loro, purtroppo, rimangono solo i nomi e qualche aneddoto: il Caffè L’Americano, il Caffè Greco con i suoi clienti provenienti da tutto il mondo, il Caffè Minerva da cui partirono le prime manifestazioni patriottiche nel biennio 1847/48, il Cafè Sergenti, il Cafè Sbrogi andato distrutto nel 1923 dopo uno scontro violento tra antifascisti e squadristi, il Caffè della Speranza e il Caffè del Giappone, tanto per citare i più noti.
Ti piace il nostro viaggio del tempo? Rimaniamo in Toscana, spostiamoci di poco per scoprire le caffetterie storiche di Firenze: il nostro giro d’Italia alla scoperta dei caffè storici continua.