Il nostro viaggio alla scoperta degli antichi caffè sparsi per lo Stivale ci porta questa volta in Centro Italia, tra le verdi colline umbre: proveremo a saperne di più sulle caffetterie storiche di Perugia, la città del cioccolato e di Umbria Jazz.
Quali locali hanno accompagnato lo scandire del tempo con il gusto dell’espresso? Lo scopriremo esplorando le vie e i vicoli del capoluogo umbro, a partire dal centro cittadino. La prima sorpresa è amara: molte attività storiche hanno chiuso i battenti.
Caffetterie storiche di Perugia: una chiusura dietro l’altra
Corso Vannucci è la via principale di Perugia, completamente pedonalizzata dalla seconda metà del Novecento. Qui, a poca distanza l’uno dall’altro, erano ubicate quattro gloriose caffetterie storiche di Perugia: Falci, Sandri, Medio Evo e Vitalesta i loro nomi. Di queste, oggi ne è rimasta in attività solo una, la Caffetteria Pasticceria Sandri, mentre le altre hanno vissuto tutte il medesimo destino che le ha condotte alla chiusura.
Caffè di Perugia, ex Falci
Noto per decenni come Caffè Falci e poi ribattezzato Caffè di Perugia, il locale si trovava in via Mazzini, una traversa di Corso Vannucci. Storicamente era il punto d’incontro preferito dai ragazzi che qui si dilettavano a corteggiare le straniere di passaggio.
Anche di recente aveva vissuto una nuova fase di rinascita, tanto da essere considerato da tantissimi perugini il bar più cool di Perugia. Dopo una serie di chiusure e riaperture, a inizio 2020 il locale ha chiuso definitivamente, secondo indiscrezioni per lasciare il posto a un ristorante.
Caffetterie storiche di Perugia: Caffè Medio Evo
Un altro mito del capoluogo umbro ormai tramontato è il Caffè Medio Evo, per molti la migliore pasticceria della città insieme al Sandri. Dopo l’inaugurazione nei primi anni del Novecento come barbieria, già negli anni ’20 ebbe luogo la trasformazione in caffetteria, diventata poi definitiva.
A raccontare i fasti di un tempo, nel locale ormai abbandonato al pianterreno di Palazzo Baldeschi sono ancora visibili gli archi gotici in pietra medievale e le sale arricchite da affascinanti affreschi classici, un patrimonio rimasto almeno per ora senza eredi.
Caffetterie storiche di Perugia: Bar Vitalesta
Tutto in legno e in stile liberty, il Bar Vitalesta è un altro monumento di Perugia ormai purtroppo decaduto. Era noto come il “locale degli sportivi”: qui ogni domenica ci si riuniva per seguire i risultati del Perugia Calcio, specie quando giocava in trasferta. Non a caso il bar era stato aperto da Peppino Vitalesta, centravanti e bandiera della locale squadra di calcio negli anni ’30.
Caffetterie storiche di Perugia: Caffè Pasticceria Sandri
Non c’era ancora l’Italia unita, ma c’era già il Caffè Pasticceria Sandri. Il 1860 è l’anno in cui la storica caffetteria di Perugia fu fondata dallo svizzero Jachen Schucan, presto italianizzato in Giacomo Schucani, che secondo la leggenda si stabilì in Umbria con la famiglia perché i paesaggi del luogo gli ricordavano tantissimo la natia valle dell’Engadina.
Dopo mezzo secolo di espansione, alla morte di Giacomo nel 1899, la gestione passa in mano al primogenito Claudio Schucani, che continua a far crescere l’attività di famiglia avviando il commercio di caffè, confetti e bottiglie di liquori prodotte artigianalmente in casa.
Difficoltà e rinascita del Sandri
All’improvvisa e prematura scomparsa di Claudio, segue un periodo difficile, in cui sono ingenti le perdite finanziarie. Mentre i figli di Claudio, ancora minorenni, sono affidati ai tutori, per salvare l’azienda nel 1918 interviene Nicola Zonder, lontano parente. Zonder, a cui si deve la denominazione di Sandri che corrisponde appunto all’italianizzazione del suo cognome, prende le redini dell’attività e riesce a invertire la rotta.
Divenuto ormai adulto, dal 1931 il nipote Guglielmo affianca Zonder alla conduzione del Sandri per poi subentrare come unico gestore. In questi anni, diventa definitiva la transizione da drogheria a caffetteria, pasticceria e liquorificio, acquistando sempre più prestigio e appeal per le famiglie aristocratiche del tempo.
Interni e ospiti illustri del più antico caffè di Perugia
I meravigliosi affreschi risalenti alla fine dell’Ottocento di un allievo del pittore perugino Annibale Brugnoli dominano il più antico caffè di Perugia, insieme a decorazioni ed emblemi araldici svizzeri e dei Savoia. L’arredamento è in noce massiccio in stile Art Nouveau con marmi, cristalli e servizi di posate d’argento, piatti e tazzine in porcellana sempre di fine Ottocento.
Meravigliosi affreschi e lampadario nel Caffè Pasticceria Sandri a Perugia
Lunga la lista di clienti illustri che hanno varcato la porta del Caffè Pasticceria Sandri, tra cui il re Gustavo VI Adolfo di Svezia, la regina Beatrice D’Olanda e la regina madre di Gran Bretagna Elizabeth, tanto per citare solo la clientela dal sangue blu.
La migliore pasticceria di Perugia
Quella che per molti è la migliore pasticceria di Perugia attrae perugini e turisti con le deliziose leccornie: le torte al cioccolato, l’espresso, la torta Sacher, il gelato, i bignè alla Pompadour, il tortiglione perugino. Un’abilità tramandata nei secoli, fin da quando il pasticciere viennese Franz Sacher scambiava la ricetta della sua celebre torta con quella dei bignè.
Dopo un breve periodo di chiusura tra il 2013 e il 2014, oggi il Caffè Pasticceria Sandri è ancora amministrato dalla famiglia Schucani, arrivata alla quinta generazione con Carla e Nicoletta Schucani.
Cappuccino e pasticcino al Caffè Pasticceria Sandri di Perugia
Antica Latteria di Perugia
Inaugurata nel 1925 da sei produttori perugini di latte, l’Antica Latteria è ancora oggi nella sede in via Baglioni, in cui si è trasferita nel 1930 dopo un breve periodo in via della Gabbia.
Cavallo di battaglia dell’Antica Latteria è la panna più buona del mondo, secondo i perugini e non solo. Tutto merito della qualità del prodotto, ma soprattutto dell’abilità artigianale del titolare Umberto Olmati: qui la panna viene ancora montata a mano.
Non è un caso che il prodotto di punta del bar sia il maritozzo con la panna. Molto apprezzato è anche il caffè con la panna, da gustare seguendo rigide regole affisse nel locale:
- “Non mettere mai lo zucchero sopra la panna!”.
- “Non mescolare la panna, altrimenti si scioglie!”.
- “Non aspettare (chiacchierando) che la panna si sciolga, ma mangiala immergendola nel caffè”.
Sapevi che l’Italia è piena di antichi locali dal fascino incredibile? Il nostro viaggio in giro per il Belpaese ci appassiona sempre di più: dopo i caffè di Perugia, scopri con noi le caffetterie storiche di Brescia e quelle di Ravenna.