Dopo aver percorso le tappe delle caffetterie storiche di Ravenna ci spostiamo di poco, alla scoperta dei caffè di Rimini, restando dunque nella ridente e sempre solare Emilia-Romagna.
La città di Rimini ha saputo conservare il valore storico delle sue caffetterie e per questo ringraziamo chi le ha prese in gestione attraversando secoli e decenni, nonché il Comune sempre attento alla propria memoria storica.
Le caffetterie storiche di Rimini
Se sei di Rimini o ti troverai a visitarla non puoi certamente rinunciare all’itinerario che stiamo per proporti! Si tratta di un vero tuffo nel passato, alla scoperta di tre caffetterie storiche. Tra aneddoti e curiosità il nostro viaggio inizia alla fine del 1700.
Caffè Cavour, l’antico Caffè della Fontana di Rimini
L’attuale Caffè Cavour è la più antica caffetteria di Rimini. Nel 1784 si chiamava Caffè di Bologna e veniva citata in diversi contributi letterari. Si ergeva, come tutt’oggi, nella più importante piazza del centro storico di Rimini, l’attuale Piazza Cavour, a ridosso della Fontana della Pigna, al centro della piazza. Proprio dalla fontana prendeva il nome la denominazione più famosa di questa antica caffetteria: il Caffè della Fontana.
La sua fondazione risale comunque certamente a prima del 1784, perché già nel 1778 la caffetteria era citata nella “Pratica Agraria” – la prima opera nota sulla cultura contadina romagnola – del sacerdote e professore di filosofia Giovanni A. Battarra.
Nel primo decennio del 1800 fu scenario di bische clandestine, che però durarono poco più di un anno, prima che il viceprefetto di allora ne ordinò la repentina chiusura.
Nel 1828 il locale ricadde nel vizio finché il gestore di quel tempo, Antonio Contini, non fu arrestato per tale motivo. Continuò a gestire il Caffè della Fontana fino al 1832, poi lasciò che il locale proseguisse la sua storia con altri gestori diventati un’istituzione per la città, e prese in gestione un’altra caffetteria storica: il Caffè dei Nobili.
Caffè dei Nobili di Rimini
Sempre nell’attuale Piazza Cavour si ergeva il Caffè dei Nobili, di cui tra il 1830 ed il 1840 erano rinomati i gustosi manicaretti, oggi tramandati come street food. Ma la storia del Dei Nobili inizia ben prima. Se ne hanno notizie fin dal 1786 quando, secondo fonti storiche letterarie, fu aperta in un locale precedentemente adibito a un macello, spostato per questioni igienico-sanitarie.
Nel 1808 la Caffetteria Dei Nobili fu ristrutturata insieme all’intero palazzo che la ospitava e nel 1809, sotto la gestione di Pietro Previtali, vede la luce il suo primo biliardo moderno.
Tra varie staffette, la gestione più cara ai riminesi fu quella di Giovanni Lombardi con la moglie Luigia Martini, tanto da essere oggetto di un epitaffio a cura del cronista Filippo Giangi: “Meritano di farne menzione per la loro delicatezza nel lavoro […] e così pure per la loro straordinaria onestà nelle vendite”. Il Caffè dei Nobili chiuse a metà degli anni 30 del 1800 per questioni sanitarie e riaprì dopo molto tempo, ma con grande rinvigorito slancio.
Caffetteria Cervellati di Rimini
Un’altra caffetteria rinomata del 1800 era la Caffetteria Cervellati in Piazza Sant’Antonio (oggi Tre Martiri). Al caffè si accompagnavano prelibati pasticcini e la produzione era decisamente massiva se si pensa che, da fonti documentali, nel solo mese di febbraio del 1837 utilizzò circa 80 kg di farina per dolci!
Ci auguriamo che questo itinerario ti abbia davvero fatto fare un bel viaggio nel passato. Se il tema delle caffetterie storiche italiane stuzzica la tua curiosità, dai un’occhiata anche alle caffetterie storiche di Livorno, tra le prime città italiane in cui è approdato il caffè.